Bolla bianca sulla gengiva
Bolla bianca sulla gengiva cause
Ma quali sono esattamente le cause scatenanti per quanto riguarda la bolla bianca sulla gengiva? A questo riguardo dobbiamo dire che non sono un problema solamente estetico ma potrebbero portare anche a problemi ben peggiori. Tra le cause di bolla bianca sulla gengiva abbiamo sicuramente una fistola da ascesso parodontale e poi anche una fistola da ascesso endodontico e la leucoplachia. Chiaramente si tratta di problemi e patologie tra loro molto diverse che richiederanno un diverso approccio terapeutico da parte dello specialista. Ad esempio la fistola da ascesso parodontale è una lesione che consiste nella distruzione dei tessuti parodontali per via dell’infezione della tasca gengivale.
L’ascesso parodontale potrebbe colpire dei denti che sono già stati colpiti da parodontite ma potrebbe anche scatenarsi in completa autonomia grazie alla formazione di una fistola. La fistola che causa la bolla bianca sulla gengiva normalmente si presenta come una piaga o come una bolla sulle gengive dolorante. Altra possibile causa di bolla bianca sulla gengiva comunque è tipicamente la fistola da ascesso endodontico. Questo problema si verifica ad esempio come conseguenza di una carie non curata che ha provocato un ascesso necrotico a carico della polpa dentale. Se notassimo una bolla bianca sulla gengiva dente del giudizio la causa potrebbe essere proprio un ascesso parodontale ma il dente risulterà dolente e non vitale.
Bolla bianca sulla gengiva: la leucoplachia
Un’altra possibile causa di bolla bianca gengiva bambino e adulti potrebbe essere la leucoplachia. Si tratta di lesioni precancerose che si presentano tipicamente come bolle sulle gengive o su altre parti del cavo orale. Tra le cause di queste lesioni abbiamo il fumo di sigaretta, l’alcol, l’esposizione a polvere sottili di metalli pesanti, allergia a materiali odontoiatrici e traumi. Soprattutto fumo e alcol possono ledere le giunzioni delle cellule facilitando così la penetrazione all’interno della mucosa orale di sostanze cancerogene.
In sostanza la leucoplachia è una patologia che non presenta sintomi ma che potrebbe provocare una differente percezione del gusto. La leucoplachia comunque non è una condizione allarmante per quanto, se dovessimo accorgerci di lesioni o di una bolla bianca sulla gengiva, sarebbe meglio farsi controllare quanto prima da un dentista. Per fortuna con una diagnosi precoce sarà possibile evitare che le lesioni o placche evolvano prima o dopo in una neoplasia maligna. Insomma, la bolla bianca sulla gengiva potrebbe formarsi a seguito di diverse situazioni come fistola, ascesso parodontale e leucoplachia. Il dentista potrà individuare abbastanza facilmente la causa scatenante e proporre i rimedi più efficaci a seconda dei casi.
Bolla bianca sulla gengiva rimedi
Se vogliamo curare correttamente la bolla bianca sulla gengiva dobbiamo prima valutare l’effettiva gravità della condizione. Se la causa della bolla bianca sulla gengiva fosse la fistola gengivale allora il dentista dovrà procedere drenando i versamenti di pus che riempiono la piaga così da evitare che l’infezione colpisca altre aree del cavo orale e dell’organo e arrestare il processo infettivo e infiammatorio. Per curare le fistole bisognerà andare dal dentista che, dopo la giusta diagnosi, dovrà procedere con il drenaggio del pus che è contenuto nella fistola così da interrompere quanto prima lo sviluppo dell’infiammazione. A seguito di questa operazione i pazienti dovranno poi anche seguire a lungo una terapia a base antibiotica così da ottenere una guarigione completa dall’infezione ed evitare possibili recidive.
In casi di bolla bianca sulla gengiva più lievi sarebbe possibile ridurre il dolore e il gonfiore ricorrendo a un trattamento di farmaci antinfiammatori per alcuni giorni. In situazioni cliniche più gravi il medico dovrà anche eseguire una devitalizzazione al fine di ripulire tutti i canali radicolari e azzerare per quanto possibile il rischio di recidive. Dopo la devitalizzazione il dentista potrebbe comunque prescrivere una terapia antibiotica per prevenire ricadute e velocizzare la guarigione del paziente. In caso di protesi o faccette il dentista non potrà fare la devitalizzazione ed eseguirà quella che viene chiamata come apicectomia, un intervento di chirurgia orale indolore che rimuove l’apice di una radice dentale infetta.