Alveolite dentale
Alveolite dentale sintomi
Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio che cosa si intende per alveolite dentale (o secca) e quali possono essere i possibili sintomi associati a questa tipologia di disturbo. Anzitutto occorre chiarire che non stiamo parlando di un disturbo molto grave, bisognerà però correre ai rimedi il prima possibile anche perché l’esposizione dell’alveolo dentale rischia di ritardare la guarigione. Ma l’alveolite dentale quanto dura? Per rispondere a questa domanda si tenga presente che, di norma, il disturbo tende a scomparire dopo qualche giorno o, al peggio, dopo qualche settimana. I sintomi dell’alveolite dentale sono svariati, ad esempio nei primi giorni dopo l’estrazione i pazienti di solito lamentano un certo fastidio che, dopo 3 o 4 giorni, tende a intensificarsi andando a interessare la zona della bocca dove è avvenuto l’intervento.
In seguito l’alveolite dentale si irradia sempre più verso le zone limitrofe all’alveolo dentale interessato. Tra i sintomi quindi possiamo annoverare il dolore, che tende a intensificarsi qualche giorno dopo l’estrazione, ma anche alitosi e gonfiore dei linfonodi regionali. Non è casuale che l’indolenzimento possa anche estendersi a tutta l’area angolare della mandibola. In caso particolarmente gravi l’alveolo dentale potrebbe anche apparire con una secrezione purulenta e il dolore potrebbe aumentare ogni volta che si mastica andando a espandersi anche su orecchio e collo. Chi soffre di alveolite dentale o secca quindi va incontro a dolore pulsante, a lieve arrossamento e gonfiore della gengiva, alitosi e indolenzimento della mandibola. In molti casi potrebbero comparire stati febbrili, ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari, dolore al collo e all’orecchio, cefalea, iperestesia cutanea e tumefazione facciale. Attenzione a non sottovalutare questo disturbo perché potrebbe anche andare a interessare il tessuto osseo evolvendo così in una osteite.
Alveolite dentale quanto dura e cause
Abbiamo già detto che l’alveolite dentale tendere a durare qualche giorno o al più qualche settimana. Tra le cause di questo disturbo c’è sicuramente una estrazione dentale particolarmente traumatica ma incidono anche il fumo di sigarette, l’assunzione per le donne di anticoncezionali per via orale e la presenza di una infezione nel cavo orale preesistente all’estrazione. Anche chi soffre di parodontite cronica o ha una scarsa igiene orale aumenterà notevolmente il rischio di andare incontro a una alveolite dentale. Spesso sono i punti di sutura che rischiano di causare una alveolite dentale in quanto bloccano il sanguinamento e rischiano di trattenere rimasugli di cibo all’interno dell’alveolo. Se dopo qualche giorno dall’estrazione dentale si soffre di un dolore crescente, il consiglio è quello di contattare il prima possibile il proprio dentista così da eseguire degli accertamenti. La diagnosi dell’alveolite dentale viene comunque formulata mediante ispezione del cavo orale.
Alveolite dentale cura
Innanzitutto si può stare relativamente sereni in quanto l’alveolite dentale non è una condizione di particolare gravità. Di solito i trattamenti sono finalizzati a moderare il dolore e a migliorare i processi di guarigione. Il dolore tende a sparire da solo dopo qualche settimana ma il dentista, ove necessario, potrebbe suggerire di medicare l’alveolo dentale con cadenza giornaliera. Tra le possibili cure consigliate c’è l’uso di collutori a base di clorexidina e analgesici da soli o in combinazione con antinfiammatori e antibiotici. Sarà altrettanto utile cercare di avere sempre una buona igiene orale magari utilizzando uno spazzolino a setole morbide. Nei casi più difficili il dentista potrebbe consigliare la pulizia dell’alveolo dentario o persino una ablazione di un frammento dell’osso che è stato coinvolto nel processo patologico.
Prevenire comunque è meglio che curare e dopo un intervento di estrazione dentale bisognerà seguire alla lettera tutti i consigli dello specialista. Ad esempio se si vuole ridurre il rischio di avere una alveolite dentale post-estrattiva bisognerà adottare alcuni accorgimenti anche dal punto di vista preventivo. Ad esempio potrebbe essere utile sottoporsi a una pulizia dentale professionale almeno una settimana prima dell’intervento. Inoltre nei giorni prima dell’estrazione dentale sarà bene eseguire degli sciacqui con collutori così da diminuire la carica batterica all’interno del cavo orale. Dopo l’estrazione sarà meglio non fare sciacqui energici almeno per le prime 24 ore e magari cercare di evitare di bere con cannucce, sputare o fare gargarismi.