Innesto osseo dentale rigetto
Innesto osseo dentale rigetto: cosa sapere
Abbiamo appena detto a cosa servono gli impianti dentali ma dobbiamo anche dire che vengono realizzati con materiale biocompatibile come potrebbe essere il titanio, utilizzato sia in lega che puro. Si tratta di un elemento leggero che è molto resistente alla corrosione e potrebbe anche integrarsi alla perfezione nell’osso. Con un innesto osseo dentale rigetto significa in sostanza fallimento dell’impianto e, come vedremo, le cause di questo fallimento possono essere diverse. Dopo l’inserimento della radice artificiale sarebbe opportuno attendere un certo periodo così da consentire che l’impianto riesca a integrarsi alla perfezione nell’osso. Solo dopo l’avvenuta osteointegrazione potremo applicare protesi fisse oppure mettere dei supporti per fissare protesi mobili. Tecnicamente si parla di osteointegrazione in questi casi e l’implantologia dentale si basa proprio su questo processo che è stato coniato ormai negli anni Sessanta. Secondo gli specialisti in materia sarebbe meglio aspettare per un po' per permettere al corpo del paziente di accettare gli impianti inseriti. Al fine di migliorare le probabilità di successo degli impianti dentali si consiglia di applicare protesi fisse dopo un periodo di circa 3-6 mesi dall’inserimento degli impianti. Il rigetto innesto osseo dentale è un fallimento degli impianti dentali determinato da diversi fattori che non sono collegati alla capacità del paziente di accogliere gli impianti. Il titanio infatti viene accettato dal corpo umano senza problemi dunque quando si parla di innesto osseo dentale rigetto e fallimento avranno per forza altre cause scatenanti.
Innesto osseo dentale rigetto: le cause
Dal punto di vista tecnico possiamo parlare di innesto osseo dentale rigetto quando il paziente ha una incapacità di accogliere gli impianti dentali dovuta a diverse possibili cause. Oltre al rispetto dei tempi necessari all’osteointegrazione, infatti, altri fattori determinanti sono anche la professionalità e l’esperienza del chirurgo, l’utilizzo di attrezzature adeguate e il rispetto di condizione sterile. Se ci si rivolge a un dentista con anni di esperienza la percentuale di successo dell’impianto dentale aumenterà esponenzialmente. Per quanto gli impianti dentali siano una soluzione davvero efficace cerchiamo ora di capire chi sono quelli che possono ricorrere agli impianti dentali. Saper riconoscere i sintomi rigetto innesto osseo dentale è importante e qualora dovessimo ravvisare dolore durante la masticazione, sanguinamento eccessivo dalle gengive, oppure una perdita di stabilità dell’impianto, allora si raccomanda di andare subito dal dentista per capire il da farsi. Tra le cause che possono portare alla perdita di un impianto abbiamo sicuramente una mancata osteointegrazione ma anche una infezione batterica, la scarsa igiene orale, il surriscaldamento dell’osso, la valutazione errata del tipo di osso, i micro-movimenti dell’impianto dentale e l’errore nel posizionamento dell’impianto. Altre possibili cause potrebbero essere anche una errata valutazione del tipo di osso, contaminazione per via dell’impiego di materiali e strumenti non sterili e contaminazione della superficie dell’impianto con la saliva.
Innesto osseo dentale: a chi si rivolge
Insomma, con innesto osseo dentale rigetto e fallimento sono dietro l’angolo ma rivolgendosi a un professionista serio si potranno ridurre i rischi al minimo. Tutti possono risolvere i loro problemi con un impianto dentale ma se non si ha osso a sufficienza ci si dovrà sottoporre a un trattamento di rigenerazione ossea, una tecnica che consente la ricostruzione del tessuto osseo mediante l’innesto di tessuto osseo dal paziente stesso o da una banca d’osso. L’odontoiatria negli ultimi anni ha fatto enormi passi avanti e per fortuna il fallimento dell’impianto è diventato sempre più raro. Chi dovesse sospettare con innesto osseo dentale rigetto o fallimento dovrà rivolgersi subito al proprio dentista per trovare una soluzione del problema. Il dentista dovrà disinfettare l’area per poi visionare lo stato dell’impianto mediante una radiografia per accertare la presenza di una perimplantite.