Molari e premolari

Molari e premolari: cosa sapere
I molari e premolari non sono la stessa cosa. Quando parliamo di molari dobbiamo sapere che il loro nome deriva dal latino dens molaris, ovvero dente macina. Si tratta in sostanza di una tipologia di denti che serve a sminuzzare il dente che arriva dopo essere passato dai premolari. I molari hanno una forma tozza e nell’adulto sono 12, quindi 6 per ogni arcata. Non tutti però sviluppano i denti del giudizio che compaiono nella bocca tra i 20 e i 30 anni di età e non in tutte le persone. I denti del giudizio spesso vengono anche estratti in modo preventivo per evitare problemi in futuro. I molari presentono perlopiù 4 cuspidi e 3 radici ciascuno nel caso di quelli superiori (2 radici in quelli inferiori). Parlando di molari e premolari dobbiamo anche dire che i primi occupano una posizione arretrata nell’arcata e sono quindi la vittima ideale per quanto riguarda l’accumulo della placca batterica con l’elevato rischio di carie. Ogni volta che usiamo lo spazzolino dovremmo quindi prestare particolare attenzione proprio alla pulizia di molari e premolari.
Premolari: ecco le caratteristiche
I cosiddetti premolari rappresentano la serie di denti che sono frapposti tra canini e molari della dentizione umana. Sono 8 in totale, ovvero 2 per ogni emiarcata, e occupano il quarto e quinti posto prendendo il nome di primo e secondo premolare superiore e inferiore. I premolari vanno suddivisi quindi tra primo premolare superiore, secondo premolare superiore, primo premolare inferiore e secondo premolare inferiore. Si parla di premolari in quanto questi denti precedono i molari e hanno delle caratteristiche che possiamo definire come intermedie tra molari e canino, ovvero il dente che precede i premolari medesimi dal punto di vista morfologico e funzionale. I denti premolari sono anche detti bicuspidi in quanto nella maggior parte dei casi possiedono due cuspidi a differenza del secondo premolare inferiore che, quasi sempre, possiede tre cuspidi: due linguali e una vestibolare. Parlando di molari e premolari dobbiamo anche dire che i secondi sono denti monoradicolati, ovvero con una sola radice, con l’eccezione del primo premolare superiore che, come abbiamo detto, spesso ne presenta due.
I premolari superiori invece sono molto simili tra loro ma si differenziano per dimensioni. I premolari inferiori sono molto diversi tra loro e infatti il primo è più piccolo del secondo e possiede ben due cuspidi. Per quanto riguarda l’odontogenesi, i premolari sono dei denti anche detti difisari, ovvero denti il cui sviluppo prevede la formazione di un primo dente definitivo o permanente a partire dalla lamina dentale da cui si originano i molari da latte, ovvero denti di serie diversa. Insomma molari e premolari non sono la stessa cosa e il premolare deve svolgere alcune funzioni principali. Molari e premolari sono i denti del settore posteriore cuspidati e, a differenza dei frontali, possiedono un tavolato occlusale utile per la triturazione del cibo. I premolari collaborano poi anche con i canini nella disclusione dell’ingranaggio molare nei movimenti di lateralità della mandibola.
Molari: le caratteristiche
I molari sono dei denti che fanno parte della nostra dentatura e che spuntano tipicamente a partire dal sesto mese del bambino e fino ai 24 mesi di vita. In seguito i molari temporanei cadono verso il sesto anno di vita e il loro posto viene preso dai denti decidui che diventeranno poi la dentatura definitiva a tutti gli effetti. In ogni persona abbiamo sempre 8 molari che sono suddivisi nelle due arcate in ugual numero e in posizione simmetrica. A questi denti possiamo sommare anche i terzi molari o denti del giudizio, che sono 4, ma che non crescono per forza in tutti. I molari comunque servono a sminuzzare gli alimenti e a prepararli per la digestione. I denti del giudizio sono dei molari e la loro nascita e crescita comporta spesso la necessità di un’operazione chirurgica in quanto spesso questi denti crescono in ritardo e trovano meno spazio per la corretta eruzione.
