Immagine descrittiva

Proteggi i tuoi denti!

Per pochi giorni il check up è in omaggio!

APPROFITTANE ORA

Colore denti

Il colore denti naturale è tipicamente tendente al bianco. Come molti sanno però il colore denti non resta sempre uguale nel corso del tempo e ci sono vizi e brutte abitudini che, assieme all’invecchiamento e all’alimentazione, possono modificarlo. Il colore in odontoiatria è importante in quanto dei denti gialli o grigi sono sicuramente il sintomo di qualcosa che non va come dovrebbe. Il colore denti è determinato geneticamente ed è dato dalla dentina, ovvero il tessuto che si trova subito sotto lo smalto dentale. Lucentezza e trasparenza del dente, invece, sono date proprio dallo smalto dentale. Il colore denti naturale è tipicamente bianco ma con delle sfumature che cambiano da persona a persona. Nei prossimi paragrafi cercheremo proprio di capire come rilevare il colore dei denti e spiegheremo anche in cosa consiste la scala colori denti del dentista.

Colore denti: i fattori da considerare

Quando si parla di colore denti dobbiamo considerare diversi fattori esterni che potrebbero avere una certa influenza come l’abitudine al fumo, l’assunzione di determinati alimenti e bevande come vino e caffè, l’assunzione di farmaci o di collutori alla clorexidina. Tutti questi fattori esterni potrebbero alterare il colore denti conferendo loro una colorazione tipicamente giallastra tendente al marrone. Solitamente in questi casi sarà sufficiente interrompere l’assunzione di queste sostanze pigmentanti e magari sottoporsi a una pulizia professionale per eliminare le macchie e riportare i denti al colore naturale. Il colore denti può essere alterato sicuramente dall’assunzione di determinati farmaci che potrebbero indurre discromie anche permanenti. Stiamo parlando di sostanze che vanno a interferire con la formazione del dente e creano delle modificazioni che impattano sul colore della dentina. Stiamo parlando di fluoro, tetracicline e ciprofloxacina, tutte sostanze che sono responsabili nella maggior parte dei casi. Nel caso del fluoro questo viene somministrato ai bambini dalla nascita fino a 6-8 anni di età al fine di prevenire la formazione di carie.

In caso di possibile sovradosaggio il fluoro in eccesso potrebbe provocare una fluorosi, ovvero una ipomineralizzazione permanente dello smalto che si manifesta con piccole macchie bianche o persino macchie brune che interessano tutta la superficie del dente interessato. Una delle cause prevalenti di alterazione del colore denti è comunque l’assunzione di tetracicline se somministrate durante la fase di sviluppo del dente. Queste infatti si legano alla dentina e producono una colorazione di intensità che varia dal giallo al grigio. Per questi motivi l’uso delle tetracicline è assolutamente controindicato durante la gravidanza e nell’infanzia. Anche una pulizia maniacale dei denti potrebbe, paradossalmente, determinare la comparsa di denti con tendenza al colore giallastro. Il motivo è che magari si utilizza uno spazzolino a spatole troppo dure o dentifrici troppo aggressivi che favoriscono il consumo dello smalto dentale.

Colore denti: le macchie nere

Il colore denti naturale come abbiamo detto è tendente al bianco. Se compaiono delle macchie nere le cause possono essere diverse e vanno dal fumo fino al consumo di bevande energetiche e gassate. Nei bambini la comparsa di strisce o di macchie biancastre potrebbe originarsi anche a seguito di problematiche avvenute nel periodo di sviluppo della dentatura. Nei primi quattro anni di vita dentina e smalto vengono sviluppati grazie a una quota equilibrata di cristalli di calcio e fosforo che sono anche deputate al trasporto di sangue. Una alterazione in questo senso potrebbe causare la variazione del colore denti. Le macchie nere possono avere anche un impatto importante sull’estetica del paziente.

Nel caso di macchie di colore nero la loro presenza è dovuta alla formazione di un composto chimico formato da batteri cromogeni che si trovano nel cavo orale e danno vita a sostanze a base di zolfo come solfuro di idrogeno. Si forma quindi una patina nera che si deposita con maggior aderenza nelle zone più ruvide disegnando qualcosa che potremmo definire come simile a un orletto. I pazienti che vengono colpiti da queste macchie nere potrebbero anche essere meno esposti alle carie in quanto le specie batteriche da cui derivano sono più forti di quelle che causano le carie. Queste macchie nere, dette black stain, sono fortunatamente solo un fenomeno transitorio che colpisce prevalentemente giovani in età prepuberale e che dovrebbe risolversi poi nella fase di crescita. Si tratta comunque di inestetismi che potranno essere corretti senza troppi problemi dall’igienista dentale.

Scala colori denti: come funziona

Il dente ha un forte potere di rifrazione dovuto alla conformazione della sua superficie e alla presenza della saliva che lo bagna. Si consiglia quindi di rilevare il colore dente solo dopo aver correttamente asciugato con aspiratore la dentizione. I colori dei campionari dentali sono diversi tra loro e sono una chiara esemplificazione dei concetti che riguardano la misurazione e determinazione del colore denti. Questo perché le possibili combinazioni cromatiche sono potenzialmente infinite. Si dovrà quindi considerare con la massima attenzione le diverse componenti che concorrono nel determinare il colore dente. Oggi quindi i dentisti si devono dotare di una scala colori denti dedicata per tipologia di prodotto così da avere un linguaggio comune che sia immediatamente comprensibile.
Colore denti